Cambi di utenza di luce, gas e acqua mai richiesti, Anaci: «Prestate la massima attenzione»
Ci si ritrova una raccomandata con la conferma dell’avvenuto cambio del fornitore dell’energia elettrica, del gas o dell’acqua senza averne mai fatto richiesta. E’ quello che sta accadendo a più di un amministratore di condominio nel Piacentino, ai quali viene modificata, a loro insaputa, l’utenza intestata al condominio che amministrano: “Qualcuno ha cambiato i contratti di fornitura della luce intestati al condominio – spiega un’amministratrice piacentina rimasta vittima del raggiro, raccontando la sua esperienza – falsificando i documenti. Non capisco in che modo, ma chi ha fatto questo si è appropriato del codice identificativo dei contatori (POD), sapeva il nominativo del condominio e forniva bollette false per identificare il fornitore uscente. Dopo due mesi è arrivata la comunicazione dell’avvenuto cambio”. All’amministratrice non è rimasto che sporgere denuncia alle autorità per quella che probabilmente è stata una truffa ai danni del condominio.
Anche l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI) di Piacenza, per bocca del suo presidente, Edoardo Di Pizzo, ha lanciato l’allarme poiché casi analoghi si stanno verificando anche fra i suoi associati: “Come associazione è nostro dovere porre l’attenzione su questi fatti incresciosi che si stanno verificando nel Piacentino – ha detto Di Pizzo – affinché i colleghi amministratori e i condomini siano a conoscenza della cosa e possano difendersi. Ovviamente, essendo la più grande associazione di amministratori che opera a livello nazionale, da sempre ci poniamo a tutela dei condomini per metterli al riparo da certi raggiri. Per cui il consiglio che diamo è quello di accertarsi sempre dell’effettiva identità di chi entra nei condomini definendosi operatore di qualche compagnia di gas, luce o acqua. Inoltre, può essere utile non rendere accessibile a chiunque il vano dove sono contenuti i contatori, poiché in questo modo un eventuale malintenzionato non avrebbe modo di accedere al numero di POD”.
Tutto questo in un contesto di mercato libero dove l’Antitrust, lo scorso novembre 2015, aveva chiuso procedimenti disciplinari con multe salate comminate a importanti compagnie che operano nel mercato di luce, gas e acqua per avere attivato forniture non desiderate ai clienti finali. “L’arma di difesa migliore – conclude il presidente ANACI – è come sempre fare della buona informazione”.